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Dire Straits censurati in Canada

Brano incriminato: “money for nothing”

Molto curioso è quello che in queste settimane sta circolando sui media e su internet dire str1 circa la censura da parte del Canadian Broadcast Standards Council della canzone storica dei Dire straits Money for nothing.

A 25 anni di distanza dall'uscita del brano Money for nothing non sarà più trasmessa sulle reti tv o radio.

Il motivo scatenante è che nel brano vi è presente una frase che offenderebbe gay, lesbiche e bisessuali.

Ecco le frasi incriminate: The little faggot with the earring and the makeup / Yeah buddy, that’s his own hair / That little faggot got his own jet airplane / That little faggot he’s a millionaire.

L'oggetto della censura è l'uso della parola “faggot” considerata offensiva e dispregiativa.

La reazione dei fans non si è fatta attendere, tempestando di lettere l'authority (Cbsc) e inoltre tre radio canadesi hanno trasmesso la canzone ininterrottamente per un' ora.

In questi giorni è stata avviata da parte dei fans una petizione on-line contro la censura di Money fo Nothing che mira a raggiungere 5000 firme da presentare all'authority canadese (Cbsc).

Scritto da: Alessandro C.

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2 commenti:

  1. Sono di parte in quanto gay, fan dei dire straits e amante del canada e devo dire che stavolta hanno toppato alla grande... è vero, è un termine molto offensivo ma
    1. erano gli anni 80
    2. è inserito in un discorso diretto tra due operai dei bassifondi inglesi quindi non esprime il pensiero di Mark Knopfler e compagnia

    sarebbe molto meglio censurare certi rapper come eminem, dr dre e 50 cent che oggi, nel 2011 ficcano quelle parole nelle canzoni con il vero proposito di offendere. Per non parlare di Katy Perry che usa il termine gay come sinonimo di stupido in "you're so gay".

    Insomma, va benissimo l'attivismo glbt ma non bisogna esagerare con il politically correct altrimenti si passa per ridicoli.

    RispondiElimina
  2. Quando comprenderemo l'idea che la diversità (in tutti i suoi aspetti)è intrinseca al fatto stesso di esistere e a quella di progresso:in quel momento capiremo che prima di tutto,prima di qualsiasi etichetta,siamo esseri umani intelligenti e sensibili.
    Questo va aldilà di qualsiasi condizione e autoidentificazione.

    Alessandro C

    RispondiElimina

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